Ogni messaggio  ed azione di solidarietà è un gesto di complicità e forza per la lotta che facciamo. Una lotta che va oltre i volti dei prigionieri politici ed evidenzia dinamiche generali: la dinamica degli anarchici del sabotare la realtà delle scelte legislative, le prigioni, i giudici, gli sbirri; la dinamica dell’affrontare, ognuno con i propri punti di partenza e specialità, una prospettiva di conflitto sostanziale e pericoloso con l’esistente e con il potere;  la dinamica di vivere l’anarchia qui ed ora.

Le prime occupazioni (uffici centrali di SY.RI.Z.A., la Scuola di Giurisprudenza, Chiania, Rethymno, Veroia, Salonicco), i cortei, gli interventi fuori  dalle prigioni, le azioni di attacco, la controinformazione, hanno già disturbato il sonno pacifico delle città. La circolazione regolare di esseri umani e merci, che si muove  apatica nei viali delle metropoli, è stata interrotta, anche se per poco, da fatti non previsti.

Un’ occupazione od un corteo pieni forza, vanno a colpire spazio e tempo della realtà schiavizzata. Spazio perché libera un territorio, occupandolo e rovesciandone i suoi simbolismi. Cosi, gli uffici del partito di governo e la Scuola di Giurisprudenza si trasformano in territori liberati di controinformazione e pianificazione sovversivi. Tempo perché inceppa l’orologio  delle  rotte programmate delle città. Il tempo-guardiano, che condiviso nelle rotte programmate delle metropoli, casa-scuola-bar-negozi-annunci pubblicitari, si disgrega. Si disgrega attraverso un edificio occupato, un furgone dei giornalisti danneggiato e si verificano momenti di discussione per chiunque voglia interrogarsi, non solo se viviamo in povertà ma anche se viviamo da esclusi.

Questo è il motivo per cui la propaganda cannibalistica dei giornalisti attacca crudelmente queste azioni di solidarietà. Allestisce una caccia alle streghe nel calderone della demagogia televisiva e lancia caricature degli studenti-carrieristi della Scuola di Giurisprudenza (probabili futuri giudici e procuratori), che descrivono gli occupanti come bulli.

Ma se la vita degli scioperanti della fame è, principalmente, l’intera lotta per la libertà e la dignità, possono essere equiparati ad alcune giornate di insegnamento perse, allora questa società, assieme alla sua civilizzazione e la sua moralità, ha bisogno di essere sconfitta due volte, perché il mondo sia più bello e libero.

FORZA E COMPLICITA’ AI SOLIDALI

FORZA E SOLIDARIETA’ A TUTTI GLI SCIOPERANTI DELLA FAME

FINO ALLA VITTORIA

COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO- FAI-IRF, CELLULA DEI PRIGIONIERI.

FONTE INTERARMA

TRADUZIONE CROCE NERA ANARCHICA