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Intorno alla mezzanotte del 22 luglio sconosciuti hanno posizionato un ordigno incendiario vicino alle porte della chiesa di Santa Ana, che provocò un paio di esplosioni prima che il fuoco bruciasse gran parte delle porte del tempio religioso.

L’enorme incendio è stato accompagnato dal suono dell’esplosione di una coppia di bombolette di gas, che secondo la polizia costituivano l’ordigno lasciato sul posto.

Sul posto arrivarono i vigili del fuoco per spegnere le fiamme, così come vario personale della polizia: Gope, Labocar per recuperare i resti dell’ordigno come prove e transennare le vie Catedral con San Martin e la stessa Plaza Santa Ana

Mostrati ampiamente dalla stampa alcuni volantini su cui c’era scritto:

“La nostra azione insurrezionale è un gesto di solidarietà con i compagni Francisco Solar e Monica Caballero, sequestrati in Spagna.
Le vostre condanne e le vostre minacce tramite la stampa non placano il violento avanzare della guerra sociale. “

Francisco e Monica sono due compagni anarchici che hanno affrontato la repressione dello Stato cileno nello spettacolo giudiziario denominato “Caso Bombas” durante il 2010-12 per essere poi detenuti nelle carceri spagnole dal dicembre 2013, accusati di vari attentati esplosivi alle Chiese.

Le forze repressive hanno detto che guarderanno tutti i video delle telecamere di sorveglianza per cercare ogni prova per far partire la caccia della polizia.