- I nostri -

IL COMANDANTE ENZO
e IL PARTIGIANO PEDRO
due partigiani della XXIII Brigata
Vittorio Ceccherini "Enzo" (1921-2010) con Pierino Fornaciari "Pedro" (1918-2009) al Rettorato dell'Universita' di Pisa (aprile 2006), quando a "Pedro" fu conferita la Medaglia dell'Ateneo per il merito acquisito nel salvataggio di biblioteche e laboratori realizzato al comando della sua squadra, all'indomani della Liberazione, nel settembre 1944: una delle "Opere di Pace" della XXIII Brigata Garibaldi
VIDEO: Pierino Fornaciari, il
partigiano Pedro.
Paolo-Edoardo (Pardo) Fornaciari, livornese del
1948, vorrebbe tanto rinunciare alle sue aspirazioni filosofiche, ma
non gli riuscirà. Continua a dedicarsi da tempo alla ricerca
sull'incontro tra le culture ebraica e cristiana, spaziando dalla
storia alla linguistica alle manifestazioni del pensiero, senza passare
definitivamente al canto, che gli piace tanto...
Ultimamente ha deciso che tutto quello che sa sul canto sociale merita d'esser socializzato (senno',
che canto sociale sarebbe?).
Cosi' grazie al CSOA Chico Malo (uno dei numerosi centri sociali di Livorno) ha dato vita ad un Corso di Canto popolare, fondando il Coro Garibaldi d'Assalto, grazie anche al contrubuto di Marco Del Giudice, chitarrista, e Maria Torrigiani, con cui canta da quand'eran ragazzi, ossia da cinquant'anni.
Incrociando il campo delle tradizioni
popolari musicali, dalla viva voce di anziane interpreti ha raccolto
canti giudeo-livornesi, poi ripresi in un CD. Ha pubblicato un saggio
sul Bagitto, il vernacolo degli Ebrei livornesi, con una scelta
antologica di testi di difficile reperimento, presentato nel 2007
all'Università di Barcellona, durante un seminario nell'ambito
della settimana giudeospagnola. Pardo Fornaciari ha anche scritto varie
pièces teatrali ed ha tradotto Georges Brassens in
livornese, disponibile in un CD registrato con gli Aquaforte. In pensione dopo aver insegnato per quasi 40 anni
Lettere negli Istituti tecnici, dal 29 gennaio 2009 è Dottore di
ricerca in Filologia Mediolatina: qualcosa di totalmente distante dai
suoi orientamenti e dalla sua personalità (o forse no?). In
effetti, la sua tesi consiste in una cosa tutto sommato inusitata:
l'edizione critica con traduzione (in 500 anni non ci aveva mai provato
nessuno) dell'Apologia di Giovanni Pico della Mirandola,
pubblicato dalle Edizioni del Galluzzo di Firenze. Pico è
proprio il suo autore: Pardo ne ha pubblicato le Conclusioni
cabalistiche e quelle Ermetiche,
magiche ed orfiche corredandole di un ampio commento, il primo mai
scritto in lingua italiana, per le edizioni Mimesis
di Milano.
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Biografia
Presto ne dovrebbe apparire la prima edizione francese.
Il libro da leggere
Raffaello Ascoli
Gli Ebrei venuti a Livorno
introduzione e commento di Pardo Fornaciari
Edizioni Erasmo, Livorno 2010, 314 pp. 20 Eu
http://www.edizionierasmo.eu Il
libroconsigliato
Giovanni Pico
della Mirandola
APOLOGIA
a cura di P.E.Fornaciari
SISMEL - Ed.del Galluzzo
Firenze 2010, 470 pp., 75 Eu