Porci poveracci e vecchi malvissuti

Dedicata a Georges Brassens, il maestro di tutti gli chansonniers della seconda metà del nostro secolo, è una scorribanda in cui si ride, ma con una piega amara all’angolo della bocca.
Brutalmente carnale come nell’Arrizzatoio, al limite della mostruosità in Don Giovanni, nelle canzoni s’incrocia un’umanità rotta a ogni vizio più degradante, gente poco normale, zingari, albanesi, vecchi moribondi, indiani, omosessuali, suore...
La vena dissacrante ed anarchica di Brassens si sposa appieno con la personalità un po’ contraddittoria di Pardo Fornaciari, miscredente studioso di qabbalah e chansonnier di provincia in ritardo, ma anche con la verve musicale Marco del Giudice alla chitarra e di Nino Pellegrini al contrabbasso, autori degli arrangiamenti.
Nella performance Pardo Fornaciari, traduttore-traditore, canta (in italiano e in francese) un Brassens rimodellato per l'ambiente e la situazione italiana ma soprattutto toscana, e ogni tanto ci infila canzoni proprie. Ma starà a chi ascolta scoprire quali sono: Pardo è oltre tutto un ignobile falsario, e Marco e Nino lo coprono.

PROGRAMMA
(in corsivo i titoli originali delle canzoni di Brassens liberamente tradotte o adattate da P.Fornaciari)

La rappresentazione dura circa 1 h. 15’ E’ sufficiente un palco di m.3 per 4. E’ necessario un impianto di amplificazione dotato di almeno 3 casse spie, ingressi nel mixer audio NON CANON per chitarra e contrabbasso 2 microfoni sorretti da aste per il cantante. La cifra richiesta è di 3 milioni.